COME L'OCCIDENTE È CADUTO NELLA TRAPPOLA DEL DUALISMO
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COME L'OCCIDENTE È CADUTO NELLA TRAPPOLA DEL DUALISMO
COME L'OCCIDENTE È CADUTO NELLA TRAPPOLA DEL DUALISMO
Dialogo con Raimon Panikkar
[….]
Il secondo tema in discussione nel convegno era: Le confessioni di un agnostico. Io dissi che la differenza tra credenti e non credenti è una distinzione di potere. Ci sono quelli che credono in A e quelli che credono in B. Io credo in A e penso che quelli che credono in B sbaglino, ma la mia credenza, cioè A, non può essere il criterio per giudicare l’altro. Questo ricorda ancora il british/non british, white/non white. Ci sono diverse credenze e, in quanto credenze, possiamo discutere e io sono disposto a difendere razionalmente e con molti altri argomenti e atteggiamenti la mia credenza, e l’altro, da parte sua, fa la stessa cosa. Ma il credente in B è così credente come quello in A.[….]
COMMENTO
Interessante questo passaggio di Pannikar. Scrive: “Io credo in A e penso che quelli che credono in B sbaglino, ma la mia credenza, cioè A, non può essere il criterio per giudicare l’altro” e in fondo al paragrafo dice: “Ma il credente in B è così credente come quello in A”
Cosa è un credente? E’ qualcuno che ha una credenza? Se la risposta fosse sì, tutti gli uomini sono credenti.
Anche essere “non” credenti, ad esempio, è “credere” nella non esistenza di Dio.
Se guardiamo la cosa da un punto di vista concettuale, ed ancor più, “semantico” dell’affermazione, abbiamo una netta differenziazione. E cioè che chi non crede in Dio è molto differente da chi ci crede, no?
Siamo abituati a pensare, soprattutto in Occidente, che le cose o sono o non sono. Siamo cioè molto “attaccati” al pensiero logico e al principio di non contraddizione.
E sulla base di questo “modo” di ragionare creiamo forti divisioni tra noi.
Ma se guardiamo a come “funzioniamo” emotivamente, vedremo che a livello emotivo/comportamentale non vi è vera differenza tra chi crede in un dio A, chi crede ad un Dio B e a chi non crede ad alcun Dio. Tutti credono e si affidano alla loro credenza.
Sono tutte credenze. Convinzioni. E alla fine pure fissazioni, elementi concettuali a cui ci aggrappiamo e che ……..ci aggrappano a loro.
Se guardiamo cosa sono le credenze, vediamo che sono solo opinioni sul significato semantico del linguaggio che usiamo. Kṛṣna, Dio, Jahvè, Allah, sono tutte espressioni dello stesso concetto, ma noi li “pensiamo” come differenti.
E queste supposte oggettive differenze in massima parte si scioglierebbero come neve al sole se solo provassimo a giocare con i termini e a scambiarli tra loro in buona parte dei testi di riferimento….
Chi pensa che le differenze siano evidenti farebbe scoperte imbarazzanti…….
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